Il futuro della pneumologia

I casi clinici dell’Ospedale San Donato di Arezzo nelle specializzazioni in Pneumologia

Quattro medici specializzandi hanno scelto il reparto del dr. Raffaele Scala per le loro tesi

I casi clinici dell’Ospedale San Donato di Arezzo nelle specializzazioni in Pneumologia

Il reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Arezzo è al centro di quattro tesi di specializzazione redatte da medici provenienti da diverse università, tra cui l’Università Cattolica di Roma, la Sapienza di Roma e l’Università degli Studi di Catania.

Si tratta di quattro giovani medici, tre donne e un uomo, che hanno optato per il reparto diretto dal dottor Raffaele Scala per scrivere le loro tesi di specializzazione in Pneumologia.

Attualmente, due di loro operano nel reparto di Pneumologia del San Donato: il dottor Simone Ielo e la dottoressa Sefora Santagata, entrambi dell’Università Cattolica di Roma.

La tesi del dottor Ielo, incentrata sull’uso di un dispositivo fisioterapico per facilitare l’espulsione di secrezioni nei pazienti che necessitano di assistenza respiratoria non invasiva in Utip (Unità di terapia intensiva pneumologica), è stata presentata al XXVI Congresso nazionale di Pneumologia, tenutosi a Verona dal 14 al 16 novembre.

La dottoressa Sefora Santagata ha invece focalizzato la sua ricerca sugli indici di ossigenazione nei pazienti ricoverati in UTIP, trattati con alti flussi, casco e ventilazione non invasiva. La tesi della dottoressa Silvia Cicciarella dell’Università di Catania ha analizzato l’andamento epidemiologico dei pazienti critici trattati in UTIP negli ultimi dieci anni, esaminando circa 1600 casi, tutti relativi a un periodo non legato al Covid. Questo lavoro è stato supportato dalla dottoressa Stefania Arniani del servizio di Epidemiologia dell’Ospedale di Arezzo.

“È motivo di orgoglio quando un giovane medico sceglie il reparto di pneumologia di Arezzo per la propria specializzazione – afferma il dottor Raffaele Scala -. Qui gli specializzandi trovano un ambiente idoneo per la ricerca e la formazione, nonostante il San Donato non sia un ospedale universitario.”

“La formazione dei giovani è fondamentale – continua il dottor Scala – poiché essi rappresentano il futuro della medicina, e in particolare della pneumologia. Le malattie respiratorie sono in continuo aumento, e la figura dello pneumologo diventa sempre più cruciale all’interno del panorama sanitario attuale.”

“Formare e motivare i giovani è il primo passo per incoraggiarli a rimanere nel nostro Paese, lavorando in centri dove possano accrescere il loro bagaglio di conoscenze teoriche e pratiche.”